La massima. “Il risarcimento del danno per equivalente è invero consequenziale all’illegittimità dell’atto e non al suo annullamento, all’”applicazione” e non alla “disapplicazione” sì che la pregiudizialità viene a risiedere nell’illegittimità-illiceità di un atto, la cui efficacia, come detto, permane e per ciò stesso è produttrice di un danno patrimonialeContinue Reading